L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Del Campana Guazzesi”, nasce il 01.02.2006, con decreto del Presidente della Giunta Regionale Toscana n°15 del 24.1.2006, dalla trasformazione dell’ex IPAB Casa di Riposo e Fondazione "Del Campana Guazzesi".


L’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Del Campana Guazzesi” di San Miniato gestisce l’omonima Residenza per Anziani, ubicata in via Paolo Bagnoli e Piazza Pancole.
La struttura che ospita l’attività è situata nel centro storico medioevale della cittadina di San Miniato, ed è stata completamente ristrutturata nel 2000, conservandone l’impianto settecentesco.
In questo edificio, adiacente alla chiesa di Pancole, già nel Seicento si trovava “lo stanzone delle congreghe di Pancole” destinato agli incontri delle compagnie religiose e alla pia accoglienza dei poveri, a cui veniva distribuito il vitto.


Nel 1714 l’edificio venne ampliato ed il Vescovo Mons. Poggi vi fondò lo Spedale di San Niccolò di Bari, così intitolato per l’utilizzo che si fece delle rendite che provenivano dalla volontà testamentaria di Miniato Spagliagrani il quale, nel 1442, le aveva destinate sia per il mantenimento dell’altare di San Nicola dell’antica chiesa di Pancole, sia per l’istruzione dei chierici e della gioventù sanminiatese.
In memoria di ciò ogni anno, il 6 dicembre, viene celebrata dall’Azienda la festa del Santo.




Nel 1778 i locali dello Spedale di San Niccolò di Bari, detto anche Spedale degli Infermi vennero abbandonati, in base alla decisione del Granduca Pietro Leopoldo di unificare gli ospedali degli Infermi e Degli Esposti negli Spedali Riuniti, in piazza XX Settembre.
Nel 1914 l’edificio dell’ex Spedale di San Niccolò di Bari e l’ex chiesa di Pancole, che erano stati adibiti ad altri usi, vennero destinati al Ricovero di Mendicità per gli anziani, che sorse per volontà di un comitato cittadino di cui facevano parte molti cittadini illustri (fra cui Filippo Del Campana Guazzesi) e del Comune.
L’istituto fu eretto in Ente Morale nel 1925 e prese il nome di Del Campana Guazzesi, che aveva lasciato alla sua morte al ricovero un’ingente eredità.


Da un secolo la struttura è al servizio degli anziani e della collettività.